Capi d'abbigliamento per disabili e anziani, un'idea tutta modenese

Maglioni aperti sui lati, camicie da notte con apertura a portafoglio, t-shirt con cerniere laterali, accappatoi studiati per evitare il rischio di raffreddamento. Sono alcuni dei capi di abbigliamento della linea Vesta (per uomo, donna e unisex) che si rivolge a persone anziane, allettate, non autosufficienti, con una disabilità cronica o impedimenti temporanei.
"Le persone non autosufficienti o disabili indossano gli stessi abiti degli altri, hanno solo bisogno di attenzioni specifiche sulla modalità di costruzione e sui materiali", dice Loredana Ligabue, direttrice della cooperativa Anziani e non solo e ideatrice dei Caregiver Day regionali.
La storia
Una storia professionale nel tessile e nell'abbigliamento e dal 2001 un'esperienza in ambito sociale, Ligabue ha capito l'importanza di una progettazione innovativa in questo campo e l'ha proposta durante i Caregiver Day. La risposta è arrivata subito, si è formato un gruppo di lavoro ed è nata la start up Mo.Ve che coinvolge tre imprese: la carpigiana Tessitura Roberta per la maglieria, Modance di Castelfranco Emilia per l'abbigliamento e Anna Muzioli, attiva nel campo delle sanitarie. "La capacità di vestirsi o svestirsi è la prima che si perde invecchiando, con la conseguente perdita di autostima - continua Ligabue- ma anche persone allettate, colpite da ictus, con Parkinson, demenza o Alzheimer possono avere difficoltà a compiere gesti come quello di infilarsi un abito e finiscono per indossare sempre abiti comodi come una tuta. Con accorgimenti di modellatura e allacciatura e tessuti particolari, si può restituire loro la possibilità di vestire in modo dignitoso e gradevole".
L'importanza dei dettagli
Tessuti che tengono conto della regolazione della temperatura corporea, capi che tengono la forma per seguire le eventuali evoluzioni ponderali, allacciature facilitate, fogge particolari, uso discreto di ganci e velcro, cerniere collocate in punti strategici.
"L'abbigliamento può avere un ruolo importante nel semplificare la vita all'anziano e a chi lo assiste, ma in generale a chiunque, anche temporanemente impedito per un incidente, ha difficoltà a vestirsi", dice Anna Muzioli, presidente di Mo.Ve.
Per questo il gruppo ha lavorato su ogni aspetto, dai modelli alle allacciature, dalla manutenzione al lavaggio, scegliendo tessuti traspiranti, elastici, indeformabili. "Fondamentali da questo punto di vista l'esperienza e i suggerimenti di sanitari, operatori socio-assistenziali e familiari", afferma Muzioli.
Che ne pensate? Quella di Vesta è o non è un progetto davvero rivoluzionario?