Io e George: Il fantastico viaggio della scrittrice Simonetta Agnello Hornby e del figlio

Una madre e un figlio in giro per l’Italia, partendo da Londra, scopriranno le bellezze e le contraddizioni dell'Italia contemporanea. A far da contorno a questa incredibile esperienza, tanto sano humor inglese, una profonda curiosità, il tema della disabilità e la voglia di capire le proprie origini.
Una mamma, un figlio e la sua disabilità
La mamma in questione è la scrittrice Simonetta Agnello Hornby, protagonista insieme al figlio George di un programma televisivo on the road trasmesso da Novembre su Rai Tre in seconda serata. Scrittrice siciliana di grande successo, Simonetta Agnello Hornby da molti anni vive a Londra, dove ha realizzato una importante carriera come avvocato dei minori e ha cresciuto i suoi due figli George e Nicola.
George ha 45 anni e da 13 è affetto da una forma primaria progressiva di sclerosi multipla, che lentamente lo paralizza ma che non mina il suo desiderio di muoversi, viaggiare, lavorare.
Un racconto di coppia
Io e George – questo il nome del docufilm, ci porterà in giro con Simonetta e George per tre settimane, nelle quali gireranno in lungo e in largo l’Italia seguiti dalle telecamere, una delle quali sulla carrozzina di George. E’ la prima volta – dopo più di quarant’anni di vita in Inghilterra - che Simonetta Agnello Hornby ha l’occasione di osservare il nostro Paese da Nord a Sud.
Il risultato del loro viaggio sarà un racconto a due voci dell’Italia del 2015. Il viaggio è fondamentale per la scrittrice: curiosa di tutto, con il suo taccuino sempre in mano osserva e prende appunti per i suoi prossimi libri. George negli ultimi anni è diventato il suo braccio destro, un ricercatore instancabile e prezioso; ma soprattutto è un uomo coraggioso, allegro e dotato di un’ironia tipicamente inglese. Si sente assolutamente italiano per metà, e ha trasmesso l’amore per l’Italia anche ai suoi due figli, Elena e Francesco.
Aereo, carrozzina e tanta voglia di viaggiare
Il programma inizia con la descrizione della loro vita quotidiana a Londra: George si muove molto, grazie ai mezzi pubblici londinesi che gli rendono la vita abbastanza semplice. Il quartiere di riferimento di Simonetta e George è Brixton, nel sud di Londra, vivace zona commerciale che durante l’era Thatcher fu teatro di rivolte: qui Simonetta aprì nel 1979 il suo studio legale come avvocato dei minori, prestando la sua opera in un contesto povero e disagiato.
La decisione del viaggio è presa, e molte sono le cose da fare: prima di partire organizzeranno un party di arrivederci con parenti e amici, un pò inglesi e un pò italiani. All’aeroporto di Gatwick, prima dell’imbarco per Milano, scopriremo cosa significhi per un disabile prendere un aereo: controlli, trasbordi da una carrozzina all’altra e… tanta pazienza, perché siamo solo all’inizio.
Il programma procederà a tappe attraverso le principali città italiane: Pisa, Roma, Napoli, Agrigento... Un viaggio che porterà George fino ad un incontro esclusivo con il presidente Mattarella!
Ma non vi sveliamo altro, perché il docufilm è ricco di soprese e merita di essere visto sia per il suo valore sociale che per la naturale simpatia dei protagonisti. E voi? Avete visto qualche puntata di questo splendido progetto? Cosa ne pensate?