La sfida di Marcella: un futuro diverso per i ragazzi affetti di autismo

Giulia ha 15 anni ed è una ragazza autistica. Vive a Capriolo in Franciacorta e frequenta il liceo artistico a Brescia: la scuola la impegna molto, ma non le basta, vorrebbe anche uscire con le amiche, andare al cinema, al teatro, ma non esclusivamente con i suoi genitori.
La mamma Marcella non prende male questa necessitá, anzi.
Decide di agire e, come quando ha firmato il foglio di delega delle responsabilità da parte del preside per consentirle di tornare da scuola da sola, pensa di difendere nuovamente l’autonomia di sua figlia e di concederle il lusso di essere un'adolescente.
Un appello sui Social Network
“Esce da sempre con me, facciamo belle passeggiate, andiamo a mangiare la pizza, ma ha 15 anni e il diritto di uscire da sola con i suoi coetanei, meglio se non solo con chi ha i suoi stessi problemi. Non posso chiedere alle sue compagne di scuole di caricarsi del timore di dover gestire le sue crisi”.
Una settimana fa la sua originale richiesta è partita dai social network: obiettivo cercare adolescenti dai 12 ai 18 anni, disabili e non, che abbiano voglia, con l’accompagnamento di due animatori, di trascorrere serate in allegria a Franciacorta.
«Buongiorno a tutti - scrive Marcella Pezzarossa - ho un progetto in mente. E’ molto ambizioso! Per questo sto cercando genitori di ragazzi con disabilità dell’età di mia figlia Giulietta. L’unica regola è che devono essere adolescenti dai 12 ai 18 anni che hanno voglia di incontrare altri ragazzi e di divertirsi!».
E continua: «Insomma se conoscete, avete amici o amici di amici qui in zona o che hanno voglia di spostarsi in Franciacorta, con figli adolescenti con disabilità come autismo, asperger, sindrome di down o anche disabilità fisiche o altro ancora, che come tutti i loro coetanei avrebbero voglia di uscire a vedere un film in compagnia o al Pub o a mangiare una pizza... a divertirsi per capirci come tutti i ragazzi della loro età, date per favore il mio contatto».
Il progetto "Staying Alive"
Il progetto di Marcella Pezzarossa, che vive col marito Luca Marchetti e con sua figlia Giulietta, è ambizioso: «Mi ispiro al progetto dell’associazione La Febbre del Sabato sera di Brescia, che fa una cosa simile. - racconta Marcella - Anche io e mio marito desideriamo creare una associazione, che si chiamerà “Staying Alive”. L’appello va ai genitori, anche se non saremo noi a trascorrere le serate con i nostri figli, perché non sarebbero spontanei. L’idea è quella di assumere due animatori che li seguano al bowling oppure al pub o a mangiare una pizza».
Marcella Pezzarossa ha già avuto alcune adesioni di famiglie franciacortine. A mancare purtroppo sono i fondi. «Sto cercando qualcuno che possa aiutarci a sostenere il progetto, magari qualche banca o qualche azienda volenterosa. I costi non sono eccessivi.
Ho calcolato che si aggirano attorno ai 400 euro al mese tenendo conto di portare i ragazzi fuori due sabati sera e una domenica pomeriggio al mese. E’ molto importante che con loro ci siano degli esperti, perché i nostri figli hanno problemi diversi».
La donna racconta per esempio che la sua Giulietta, iscritta a un liceo di Brescia, è piena di voglia di vivere. L’autismo però le crea poco interesse in quello che le altre persone hanno da dire. A lei piace moltissimo raccontare se stessa. «Stare con dei suoi coetanei la aiuterebbe molto così come aiuterebbe altri ragazzi a migliorare la loro socialità.
E’ difficile che ragazzi come mia figlia siano accettati in un normale gruppo di ragazzi, anche se devo dire che va molto d’accordo con i suoi compagni di scuola, con cui ha un buon rapporto.
Il problema è che quando sono fuori dall’edificio scolastico per loro è una grande responsabilità. Li capisco. Il mio progetto è pensato per ovviare a questa situazione facendo si che disabili e normalmente abili possano frequentarsi divertendosi alla presenza di qualcuno di adulto in grado di affrontare le situazioni problematiche che potrebbero verificarsi».
Un'iniziativa coraggiosa e singolare, il cui intento é favorire la vera inclusione sul territorio. Per questo noi di LIFE invitiamo tutti i lettori interessati a contattare direttamente Marcella Pezzarossa sul suo profilo Facebook personale.
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