Legge 104: in arrivo tante novità per chi assiste i disabili e gli anziani

person Pubblicato da: Valeria Iavarone list In: News Data:
Legge 104: in arrivo tante novità per chi assiste i disabili e gli anziani

Finalmente qualcosa si muove nei confronti dei soggetti che usufruiscono della legge 104 del 1992 a vantaggio di persone disabili ed anziani con più di 80 anni di età. Questa è una delle leggi più importanti nel campo agevolazioni, permessi retribuiti, congedi e incentivi di cui può usufruire chi si prende cura con tanto amore delle persone care purtroppo non più autosufficienti (figura di caregiver). Purtroppo l’Italia è un paese ancora arretrato in questo settore, oltre all’indennità di accompagnamento, tra gli strumenti previdenziali vi è un grande buco nero. Fortunatamente il governo ha deciso di dare una svecchiata alla legislazione contribuendo in modo efficace al miglioramento delle condizioni delle persone disabili e di chi si prende loro cura. Così la Commissione permanente al Senato sul Lavoro e Previdenza Sociale si è messa all’opera per portare al termine l’aggiornamento legislativo. Scopriamo quali sono questi cambiamenti e come incideranno positivamente.

Su cosa lavorerà il senato?

L’obiettivo della commissione al Senato è di lavorare principalmente su tre disegni di legge: Ddl 2266, 2048 e il 2128. Questi sono i tre ambiti riguardanti l’aggiornamento, che assieme ai già presenti permessi retribuiti, congedo straordinario, Ape social e incentivi fiscali contribuiranno a favore delle persone disabili, degli anziani e di chi si prende cura di loro.  Tali cambiamenti finalmente potranno essere un faro di speranza per chi ha deciso di accudire un familiare anziano, infischiandosene di tutti gli ostacoli che si presentano lungo il cammino.

Novità legge 104: incentivi per il Ddl 2266 e 2048

In merito al Ddl 2266 i cambiamenti prevedono il beneficio della detraibilità dal reddito, in poche parole concedere ai caragiver la possibilità di sottrarre dal credito d’imposta fino a metà delle spese sostenute in un anno per l’assistenza al soggetto disabile o anziano, fino ad un massimo di 1000€ annui. Sempre per questo Ddl citiamo tra le novità “l’istituzione di un fondo ferie solidale a sostegno della conciliazione dell’attività lavorativa e di quella di cura e di assistenza prestata dal caregiver familiare”.

Tra le modifiche del Ddl 2048 è stato proposto per chi si occupa di un parente con più di 80 anni di età con cui convive da almeno sei mesi e con reddito ISEE non superiore ai 25 mila euro all’anno, una detrazione dell’imposta sul reddito delle persone fisiche del 19% delle spese che si sostengono per l’assistenza in un anno, fino ad un massimo di riduzione di 10.000€ all’anno. Sono somme non stratosferiche considerando tutte le spese che si affrontano in particolare quando il soggetto non verte in buone condizioni di salute, ma sicuramente sono un passo in avanti.

Il Ddl 2048 ha anche pensato a chi purtroppo è incapiente parzialmente o totalmente (non è titolare di reddito), ma accudisce lo stesso un familiare entro il terzo grado di parentela. In tal caso, infatti, vorrebbe istituito una sorta di rimborso spese pari a 1900 euro l’anno pagato direttamente dall’Inps. Sempre per tutelare i soggetti anziani oltre gli 80 anni accuditi da un familiare, vi è la possibilità di trasformare un contratto di lavoro a tempo pieno in part time. Quest’ultimo non deve superare il 50% dell’orario “ordinario” e la durata massima del lavoro a tempo ridotto non deve andare oltre i due anni.

Contributi e lavoro part time per i caragiver

Uno dei cambiamenti sicuramente più apprezzati nella legge 104 del 1992 sarà la possibilità di estendere i permessi, cito “anche ai caregiver familiari assunti con ogni forma di contratto di lavoro subordinato e parasubordinato” così da poter finalmente permette ai familiari di assistere l’anziano e al tempo stesso poter far conciliare l’attività lavorativa. Questi contributi potranno essere confermati solo dal momento di riconoscimento di un handicap grave nel soggetto assistito. Nel caso di esito positivo, i contributi si aggiungeranno a quelli già versati per l’attività lavorativa, così da poter accedere all’Ape social come assistente di un familiare.

Nell’ultimo disegno di legge, il 2128, vi è previsto un riconoscimento per un familiare che accudisce un parente anziano, con copertura da parte dello Stato dei contributi maturati durante l’assistenza e il lavoro svolto prendendosi cura del soggetto, equiparandoli a quelli che si maturano come lavoro domestico. Ovviamente questi si sommeranno ai contributi già versati maturati con il lavoro. Si propone inoltre nei confronti dei caraviger familiari anche “tutele previste per le malattie professionali” e la “copertura assicurativa a carico dello Stato con il rimborso delle spese sostenute per sopperire alla vacanza assistenziale nei periodi di malattia o nei quali il prestatore di cure è impossibilitato ad assistere il proprio familiare”.

Se chi assiste un familiare anziano o un disabile ha più incentivi ed è tutelato dal punto di vista lavorativo, contributivo ed economico, è più propenso a poter dare una mano, rendendo così la vita dell’assistito migliore sotto ogni punto di vista. È fondamentale che lo Stato sostenga queste persone garantendo un alto tenore di vita e un’assistenza a 360 gradi anche a chi purtroppo non dispone economicamente di un fondo per poter assicurare visite mediche, medicinali e assistenza.

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