Medico di base: come richiedere la visita domiciliare per gli anziani
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Il medico di base, o medico di famiglia, è una figura molto importante nella vita degli anziani. Sempre più spesso però ci si trova ad affrontare controversie circa la richiesta di visita domiciliare, in particolare quando il soggetto non è in grado di raggiungere autonomamente l’ambulatorio medico. Scopriamo insieme quali sono i compiti del medico di base, come richiedere la visita domiciliare e se si è obbligati a pagare la prestazione.
Medico di famiglia: doveri e compiti
Il medico di base, così come il pediatra, sono figure professionali non dipendenti delle aziende sanitarie, ma prestano servizio previo accordo, in convenzione con il Servizio Sanitario. Fungono da tramite tra il cittadino e il Servizio Sanitario Nazionale al fine di valutare le cure, regolare l’accesso agli esami e alle visite specialistiche e ad eventuali ricoveri e trattamenti farmacologi e non. Possono assistere fino ad un massimo di 1500 pazienti garantendo un servizio assistenziale adeguato per il cittadino.
Hanno alcune regole da seguire circa i giorni e le ore di apertura dell’ambulatorio. Lo studio deve essere aperto almeno cinque giorni a settimana, alternando turni pomeridiani a quelli mattutini. Il sabato non è un giorno obbligatorio in cui esercitare il servizio. A secondo del numero di assisiti, le ore settimanali variano:
- 500 assistiti: non meno di cinque ore a settimana;
- Da 500 a 1000 assistiti: dieci ore settimanali;
- Da 1000 a 1500 assistiti: quindici ore settimanali.
In generale il medico di famiglia deve tutelare innanzitutto la salute dei pazienti tramite attività di diagnosi, terapia, riabilitazione, prevenzione e garantire livelli essenziali di assistenza uniformi. Inoltre deve assicurare ai pazienti “non trasferibili” le visite domiciliari se richieste.
Non trasferibilità del paziente: soggetti anziani
Secondo una sentenza della Corte di Cassazione, un malato si definisce non trasferibile quando “lo spostamento può causare rischi gravi per la salute o creare condizioni di vita particolarmente penose”. Tale definizione dice tutto e niente. Infatti la legge non specifica nulla, quindi sarà il medico a valutare la situazione considerano l’età del soggetto e le condizioni generali di salute.
Nella maggior parte dei casi rientrano nella categoria di soggetti non trasferibili gli anziani. Ovviamente ciò non vuol dire che tutti gli anziani vanno visitati presso la propria abitazione, ma che in condizioni particolari si può richiedere la visita domiciliare al medico di famiglia. Rientrano in questi casi ad esempio i soggetti allettati che non deambulano, chi ha difficoltà a muoversi, chi soffre d’insufficienza cardiaca o respiratoria grave, i paraplegici o tetraplegici, ma anche tutti i soggetti affetti ad esempio da Alzheimer avanzato, i pazienti con febbre alta e così via.
Ovviamente anche i soggetti anziani che non sono in condizioni di non trasferibilità possono richiedere la visita a domicilio. In tal caso però, la prestazione si configura come privata a pagamento, non rientrando nelle prestazioni in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale.
Visite domiciliari medico di famiglia: quando è gratuita?
La regola generale vuole che siano i pazienti a recarsi presso lo studio nei giorni e negli orari stabiliti per effettuare una visita. Tuttavia, in caso sussistano condizioni di non trasferibilità del paziente presso lo studio, sarà il medico a recarsi dal paziente. Le visite domiciliari possono essere effettuate tutti i giorni, compreso il sabato. Di solito se il paziente chiama il medico per richiedere la visita dopo le ore 10, questa andrà esplicata entro le ore 12 del giorno successivo. In caso contrario, se la richiesta avviene entro le 10 del mattino, il medico è dovuto ad effettuare la visita il giorno stesso.
Sarà ovviamente il medico a valutare la gravità del caso e a decidere se la richiesta è o meno giustificata. Se il professionista avallerà la non trasferibilità del soggetto, la visita domiciliare sarà totalmente gratuita, in caso contrario invece il medico potrebbe richiedere il pagamento della prestazione.
Disponibilità telefonica del medico di base
È bene ricordare che il medico di famiglia non sostituisce la figura di medico di pronto soccorso o guardia medica. Quando si assiste un soggetto anziano capita sempre più spesso di trovarsi in condizioni di richiedere un confronto immediato con il medico circa eventuali terapie, problemi di salute improvvisi o necessità di una visita urgente. Il medico di base deve essere contattabile durante gli orari di laboratorio stabiliti tramite le modalità indicate ai pazienti, ma non è tenuto ad essere reperibile al difuori di quegli orari. Per i casi urgenti è bene recarsi al pronto soccorso oppure contattare il 112.