Scuola: assistente specialistico per bambini disabili

person Pubblicato da: Valeria Iavarone list In: News Data:
Scuola: assistente specialistico per bambini disabili

Non solo insegnati di sostegno, ma anche assistenti specialistici, figure poco conosciute ma che nelle aule portano un grandissimo contributo al sostegno di tutti i ragazzi disabili o con difficoltà fisiche ed intellettive. Ma cosa fa questa figura? Perché non si conosce e se ne parla poco? Scopriamolo insieme.

 

Chi è l’assistente specialistico?

L’assistente specialistico è una figura che troviamo nelle scuole secondarie di secondo grado, quelle che chiamiamo comunemente scuole superiori. Non è presente però in tutti gli istituti, ma solo nelle scuole ad in indirizzo tecnico e professionale escludendo quindi i Licei. Può sembrare strano, ma ad oggi questa professione non è riconosciuta, tant’è vero che non ha un contratto ben definito con compiti e mansioni, ma solo una serie di linee guida che stila l’ente locale che finanzia il servizio. 

L’arrivo a scuola di tale figura particolare non passa per graduatorie pubbliche come per i docenti, ma segue un iter tutto suo. La scuola in base alle richieste delle famiglie richiede il finanziamento per l’assistenza all’ente locale, che in base la numero di alunni disabili di quell’istituto, stanzia una somma per poter pagare il personale. Dopo aver ricevuto il finanziamento, la scuola può decidere se assumere direttamente oppure proporre un bando a cui tutte le cooperative ed associazioni partecipano. La prima opzione è quella più rara e difficile, solitamente si procede con il secondo modo. 

 

Ecco cosa fa l’assistente specialistico con il ragazzo disabile

È una figura che possiamo definire versatile, perché in base alle necessità dello studente, dei docenti o dei genitori svolge diverse funzioni, lavorando fianco a fianco con il ragazzo affinché sia tutelato non solo il diritto allo studio, ma anche alla socialità. Possiamo affermare quindi che si occupa di relazione didattica, autonomia e comportamento. Potrebbe sembrare una figura simile all’insegnante di sostegno ma non è così. L’assistente specialistico ha un rapporto uno ad uno con il ragazzo, lavorando sia fuori che in aula, senza però partecipare alle incombenze dei docenti come inserire voti sul registro e partecipare ai consigli di classe. 

Anche se non progetta l’intervento didattico da seguire, l’AS insieme all’insegnante di sostegno collabora per stabilire degli obiettivi da raggiungere durante il percorso scolastico, che saranno poi inseriti nel Piano Didattico Personalizzato o nel Piano Educativo Individualizzato, a cui tutti i docenti dovranno mirare. Secondo il mansionario che riguarda questa figura abbastanza sconosciuta leggiamo:

-       Sostiene durante i processi di apprendimento;

-       Stimola gli aspetti cognitivi;

-       Facilita le relazioni sociali con compagni e docenti;

-       Valorizza le competenze;

-       Lavora sull’inclusione sociale a scuola;

-       Sprona all’autonomia;

-       Fa da tramite con la famiglia del ragazzo.

A differenza di quello che si pensa, non spetta a questa figura l’assistenza di base, che invece tocca ai collaboratori scolastici inquadrati per svolgere questa mansione. 

 

Come richiedere l’assistente specialistico?

È la famiglia dell’alunno disabile che dovrà fare richiesta al Dirigente Scolastico entro fine maggio di solito, di poter usufruire per l’anno successivo dell’assistente specialistico. Le principali documentazioni richieste sono l’attestazione dell’handicap (la certificazione 104/92), la diagnosi funzionale redatta dal Sistema Sanitario Nazionale, il consenso al servizio e tutti quei documenti che sono stati compilati dal personale medico che completano la diagnosi del ragazzo e quelli eventualmente stilati da altre figure competenti che forniscono ulteriori indicazioni per l’inquadramento dello studente. Per i genitori il servizio è totalmente gratuito e può essere richiesto anche durante l’anno, ma in tal caso sarà l’ente a vagliare se la richiesta è attuabile in base ai fondi rimasti. 

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